Riolo Terme – “Cosa visitare”
Il nome della città deriva da “piccolo rio” (il Rio Doccia), ovvero un modesto corso d’acqua presso il quale sorse la Rocca. Tuttavia, poiché le proprietà terapeutiche delle sue acque minerali erano conosciute già in epoca romana, in seguito prese il nome di “Riolo Bagni” e nel 1957, per la significativa fama dello Stabilimento Termale, venne denominata Riolo Terme.
Già colonia romana, documentata dai resti di numerose ville e maglie stradali, nel IX secolo fu abitata dai frati benedettini, che vi costruirono un monastero.
La conformazione attuale del centro storico è ancora quella del periodo medioevale, con il borgo del paese costruito attorno alla rocca e racchiuso dalle mura difensive. Sulla rocca di Riolo dominarono molte celebri dinastie signorili: i Visconti di Milano (1402), i Bentivoglio e gli Alidosi (1412), i Manfredi di Faenza (1439) e i Riario – Sforza (1479).
Durante la guerra, la cittadina fu caposaldo tedesco e teatro di violenti combattimenti che durante l’inverno, per 127 giorni portarono miseria e distruzione nel territorio di Riolo.
PRESENTAZIONE
La Rocca è una costruzione quattrocentesca a pianta quadrangolare, ancora circondata dalle antiche mura e sorta da una struttura realizzata dai bolognesi nel 1388, partendo da un torrione già esistente in quel periodo.
All’interno si trova il Museo del Paesaggio dell’appennino faentino e I misteri di Caterina, un percorso multimediale sulla storia di Caterina Sforza.
Al Parco sotto le mura si trovano diverse sculture in bronzo di Giovanni Bertozzi ispirate ai bozzetti illustrativi del libro di Leonida Costa “Le 127 Giornate di Riolo”.
All’interno della nuova Chiesa di San Giovanni Battista si trova un grande pannello in ceramica (10 x 10m) con la Crocefissione (1991) del pittore Sante Ghinassi.
La Badia di San Pietro in Sala, fondata dai monaci benedettini, risale a prima del X secolo. Dell’antica chiesa sono rimaste solo la cripta e il campanile a vela con una campana quattrocentesca che veniva suonata nel periodo delle rogazioni.
PRESENTAZIONE
La vena del gesso romagnola è riconosciuta Patrimonio dell’umanità dall’Unesco (2023) come parte del sito “Carsismo nelle evaporiti e grotte dell’Appennino settentrionale”.
Il paesaggio è modellato sugli affioramenti dei gessi messiniani, (formazione geologica gessoso-solfifera) e gode di un microclima particolare: il versante nord è costituito da ampi boschi e castagneti, mentre il versante sud presenta un ambiente più arido e soleggiato, dove vegetano alcune piante tipicamente mediterranee ad altitudini superiori ai 500 metri. La specie botanica più rara in assoluto è la Cheilanthes persica, l’emblema del Parco, rara e piccola felce attestata in Italia solo a Monte Mauro, che è anche la cima panoramica più alta (515m slm) di queste formazioni rocciose.
All’interno del parco si trova una rete di sentieri ben segnalati, in parte percorribili a cavallo e in mountain bike, percorrendo le due ciclovie e le quattro tappe dell’Alta Via dei Parchi.
La caratteristica più interessante della Vena del Gesso è la presenza di costruzioni geologiche ed elementi naturali formati da doline, grotte e valli cieche. Molte di queste attrazioni sono visitabili, in gran parte dell’anno, poiché vengono organizzate visite guidate, soprattutto alla scoperta della grotta del Re Tiberio e della Tanaccia o degli Orridi di Rio Basino. [info]
Le Terme di Riolo Bagni (1877) sono inserite in un parco formato da sequoie secolari e da un bosco posto ai piedi della chiesina della Madonna della Salute (1900).
Le proprietà terapeutiche di queste acque termali erano conosciute già al tempo dei romani. Oggi sono denominate Breta (acqua sulfurea bicarbonato – solfato – alcalina), Margherita (salsobromoiodica) e Vittoria (con buone quantità di magnesio e cloruro di sodio), ottime per la cura dell’apparato digerente e uro-genitale. Alle Terme di Riolo si trovano anche i fanghi sorgivi, per natura carichi di sostanze terapeutiche: sono gli unici in regione a sgorgare da piccole aperture coniche nel suolo, chiamate “vulcanetti”, naturalmente mescolati con l’acqua salsobromoiodica.
GALLERY
Eventi
- Agriolo – Festa dell’Agricoltura: ogni anno il secondo week end di aprile.
Nel 2024 si svolge la 15° edizione. Durante le tre giornate della fiera, le strade di Riolo Terme si animeranno con esposizioni di macchinari agricoli, auto e moto d’epoca, aree per i mercatini di prodotti locali.
- Fiera scalogno di romagna IGP: ogni anno nelle ultime due domeniche di luglio.
La manifestazione è nata nel 1992 per promuovere questo prodotto tipico della tradizione famigliare locale.
- Sagra provinciale dell’uva: ogni anno alla penultima domenica di settembre.
Si svolge nel fine settimana per quattro giorni. Nel 2024 sarà organizzata la 72° edizione.