Nonostante la famiglia romagnola possa essere considerata di origine patriarcale, la figura di riferimento era ed è ancora quella dell’azdora, ovvero “la donna che provvede al governo della casa”. Un tempo i ruoli all’interno di una famiglia erano ben precisi: mentre il “capofamiglia” era impegnato nella gestione del lavoro nei campi e negli affari, l’azdora, ovvero la moglie, si occupava delle faccende di casa, preparare da mangiare, fare i lavori domestici, ma anche custodire gli animali da cortile e l’orto. Era lei la vera colonna portante della famiglia, poiché tutto ciò che era necessario veniva gestito da lei. Divisi nei propri compiti l’uomo e la donna romagnola condividono in tal modo l’unione della famiglia.